Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta

Valtorta

Le forme attuali della parrocchiale dedicata all’Assunzione di Maria risalgono all’inizio del XX secolo, a seguito del rifacimento completo dell’edificio preesistente,

eseguito su progetto dell’arch. don Antonio Piccinelli, per volontà di don Stefano Gervasoni, che fu parroco di Valtorta per più di 50 anni fino al 1949.

La primitiva chiesa mantenne legami di dipendenza dalla plebania di San Pietro in Primaluna fin verso il XIII secolo, quando fu probabilmente rifatta ed ampliata per rispondere ai bisogni della popolazione che nel frattempo si era sensibilmente accresciuta dopo che nella zona si era diffusa l’attività mineraria.

Nella seconda metà del Quattrocento l’edificio fu nuovamente rifatto e ampliato;

tale chiesa è descritta negli Atti delle due visite pastorali di San Carlo Borromeo, nel 1566 e nel 1582.

Della chiesa visitata da San Carlo e dichiarata “abbastanza bella e decorata” non rimane oggi che il vano dell’abside, adibito a sagrestia.

Tra le opere d’arte che vi sono conservate, due pregevoli polittici di epoca rinascimentale, uno dei quali in origine era nella chiesa della Torre, attribuito alla mano di Simone II Baschenis, che decorò la cappella stessa nel 1529.

Altra opera d’arte conservata nella parrocchiale è il magnifico Ritratto della Vergine del fiammingo Pietro Mera, donato verso l’anno 1615 da un mercante, appartenente alla famiglia dei Busi.

Sulla parete esterna della chiesa si trovano due affreschi del Cinquecento: nel registro superiore è dipinto il Leone di San Marco, in quello inferiore appare

un Sant’Antonio abate benedicente entro una cornice architettonica. Separano i due registri gli stemmi dei committenti, i Regazzoni e gli Annovazzi.

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