IL DISNER, MONTE DI SANTA BRIGIDA
La partenza
Poco sopra il paese, lungo la S.P. 8 (m880; slarghi adibiti a parcheggio),una bacheca accompagna l’avvio della strada di accesso al “Circuito mountain bike” e al “Percorso vita”.La si segue e in breve si è al piazzale del Centro servizi (m 905; area disosta e fontana), donde s’avviano idue percorsi. Seguendoli verso sinistra(segnavia S. Brigida 2 e 3) si sale a monte di Prà bucù e in breve si raggiunge la costa orientale del Disner, ove dopo aver lasciato sulla destra, in corrispondenza di due bivi ravvicinati (tornanti), prima il Percorso vita e poi il “Sentér de S. Gioan” (segnavia S.Brigida 3), la pista lascia il posto a un evidente sentiero, la “Strada olta de Piacc”, indicato dai segnavia S. Brigida 2 e CAI 105.
Lungo le pendici solive del Piacco
In lieve salita si supera dunque la costa e trascurando a un nuovo bivio il tracciato che scende a sinistra, in località Sacc, si traversa il versante orientale, godendo nelle rare aperture di belle vedute sul Piano di Frola, sulla contrada di Cugno superiore, sui pascoli delle Torcole e sulla cima rocciosa dell’Arera. Guadagnando gradualmente il versante meridionale della montagna, oltre la Costa del pascolo, la vista si apre sulla Val Stabina e sulla dirimpettaia Val Cassiglio, colorata in basso dall’azzurro del piccolo lago omonimo e chiusa in alto dalle bastionate del Monte Venturosa. L’aspra morfologia dei luoghi ha sempre ridotto al minimo gli spazi per l’alpicoltura, che in passato trovava posto anche nelle tre piccole e antistanti malghe di Pugna, Fogliaro e Vendulpiano, da tempo abbandonate. Il sentiero seguita in falsopiano scavalcando la Costa dei boschi e poi la Costa della croce lungo le ripide e magre pendici del Piacco (Piacc), a stento e lentamente colonizzate da un rado bosco termofilo a dominanza di carpino nero, orniello, nocciolo e sorbo montano. Le numerose radure, gli incolti cespugliati e alcuni nuclei di pineta a pino connessi al pascolo, al taglio del fieno selvatico e alla raccolta dello strame, e di successive opere di rimboschimento attuate allorquando quell’agricoltura minimale, talvolta di mera sussistenza, prese a scomparire, a partire dal secondo dopoguerra.
L’Oratorio di S. Giovanni Battista
Una piccola faggeta segnala l’avvenuto passaggio al più fresco fianco occidentale della montagna e l’immagine arrivo alla sella (cola) che ospita il piccolo e solitario Oratorio dedicato S. Giovanni Battista (m 1.123; area di sosta e fontana), che a dispetto delle semplici forme cela al suo interno una serie di affreschi, e in particolare un ciclo sulla vita di S. Giovanni, che Cristoforo Baschenis il Giovane realizzò sul finire del Cinquecento. Goduto delle nuove visuali panoramiche, si riprende il cammino imboccando subito a destra, all’avvio della carrabile per Cusio, il sentiero che cala deciso nella faggeta (Sentér de S. Gioan; segnavia S. Brigida 3) e in circa 15 minuti, superati i resti di un forno da calce (calchéra), si raccorda alla pista del Circuito mountain bike. Proseguendo lungo quest’ultima, in lieve salita sino al Canale sabbionera e poi in dolce discesa, con un lungo traverso ci si porta nuovamente presso la costa orientale del Disner, donde ritrovato il percorso fatto all’andata si torna al punto d’avvio dell’itinerario.