Gli antichi borghi della Val Mora, terre di confine

Piacevolissima passeggiata in cui incontriamo ben tre delle undici frazioni che compongono il Comune di Santa Brigida e Valmoresca, frazione di Averara. Possiamo dire quelle storicamente di confine, ultimi avamposti dell’arteria più settentrionale dell’antica via Mercatorum, cioè il tratto che accompagnava il viandante al punto più elevato del suo percorso: il Passo di San Marco.

Frazione Taleggio. Sulla parete di una delle abitazioni che si affacciano a ridosso della piazza quadrata, un affresco di recente composizione, sottotitola: “Gli emigranti partono in primavera”.

Nella scena un evento ricorrente durante gli anni del dopoguerra: i saluti commossi dei boscaioli alle loro famiglie, quando in primavera partivano per lavorare perlopiù verso la Francia o la Svizzera.

Anche noi, pur con spirito più leggero, ci apprestiamo ad un viaggio ancora più a ritroso nella storia: un cammino che ci porterà dapprima verso i borghi di Caprile Superiore, Caprile Inferiore, giungendo infine a Valmoresca.

L’Oratorio cinquecentesco di San Rocco, a Caprile Alto, con il bel polittico affrescato, è il primo sito di interesse del tragitto intrapreso. San Rocco, insieme a San Sebastiano, è uno dei protettori più raffigurati del nostro territorio, entrambi taumaturghi, invocati a protezione dalle pestilenze, miraggi di salvezza per la popolazione contro il temutissimo pericolo delle epidemie.

Raggiungiamo poi  Caprile Basso, con un bel sentiero che sembra condurci ad un giardino segreto, nella ricca vegetazione di un bosco misto di conifere e latifoglie, intervallato qua e là da piccoli torrenti. La struttura architettonica del borgo ne individua l’antica funzione di difesa, quando in epoca veneta, rappresentava l’estremo avamposto prima della salita al Colmo di Albaredo (l’attuale Passo San Marco), quindi verso la Valtellina e i Grigioni.

Proprio di fronte al piccolo borgo di Caprile Inferiore, in comune di Averara sorge Valmoresca, con al centro la chiesetta dedicata alla Madonna della Neve. I due borghi erano un tempo collegati da un grazioso ponte romanico pedonale, distrutto dall’alluvione del 1987.

Da qui si rientra verso Taleggio, dove è iniziato questo viaggio nella storia.

 

I NOSTRI CONSIGLI

Per vivere al meglio ogni dettaglio di queste bellezze artistiche e ambientali l’ideale è svolgere la visita con gli animatori locali de Le Terre dei Baschenis!

INFO PERCORSO
Camminata culturale su sentiero con tratti nel bosco
Percorso ad anello
Lunghezza: 4,5 km
Durata della visita: 3,30 h
Partenza consigliata: 9.00 o 14.30
Periodo consigliato: da marzo a ottobre
Note: Consigliate scarpe da trekking

CONTATTI: 348.1842781 – leterredeibaschenis@gmail.com

E’ possibile svolgere il percorso in autonomia, ad eccezione della visita alla Chiesette, aperte solo in occasione di celebrazioni o visite organizzate. 

 

Altri percorsi accompagnati nelle vicinanze:

– Percorso guidato a Averara

– Percorso guidato a Cusio

Altre attività nelle vicinanze:

– Aziende agricole:

  Pra Bucù – produzione formaggi

  Salvini Mattia produzione salumi e formaggi

  Barbagillo – produzione miele

Antico Mulino di Cusio

– Azienda Soluna, erbe officinali e cosmetici naturali

 

 

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