Averara
La tappa obbligatoria lungo l'Antica Via Mercatorum
Abitanti: 182
Altitudine: 650 mt s.l.m.
Distanza da Bergamo: 33 km
Punti di interesse: via Mercatorum, via porticata, Casa Bottagisi, Chiesa di San Giacomo (organo Serassi)
Attività: itinerari MTB, itinerari escursionistici
Da non perdere: Formaggi di…vini – lungo l’Antica Via Mercatorum, un percorso eno-gastronomico alla scoperta dei formaggi locali in abbinamento ai migliori vini della bergamasca all’interno della rassegna Erbe del Casaro (maggio/giugno)
– Festa delle Castagne – un appuntamento della tradizione autunnale nell’antico borgo di Redivo (ottobre)
Averara è un piccolo comune della Valle Brembana situato in un punto cruciale dell’antica Via Mercatorum, strada medievale che collegava Bergamo con il resto d’Europa.
Il paese, attraversato da un ramo del fiume Brembo, è uno dei più importanti punti di interesse della Val Brembana dal punto di vista storico.
Il cuore del paese è costituito dalla via porticata, un tempo centro di sviluppo dei commerci e oggi in ottimo stato di conservazione, con stemmi e dipinti databili tra il XV e il XVI secolo.
In epoca medievale il borgo delimitava il confine con i territori dello Stato Veneto ed era dotato di una dogana (l’odierna Casa Bottagisi) e di due torri di vedetta, ancora oggi testimonianza del suo fondamentale ruolo storico.
Nella chiesa parrocchiale di Averara, dedicata a San Giacomo, è custodito un organo di produzione della famiglia Serassi e una serie di opere scultoree di buona fattura.
Molto caratteristiche anche le chiese di San Pantaleone, risalente al XV secolo, e quella della Madonna della Neve, in località Valmoresca.
In quota, appena sotto al passo San Marco, si trova l’antica Casa Cantoniera con il noto leone di Venezia, centro di gestione delle strade storiche e testimonianza del grande interesse di Venezia per il territorio di Averara e della Valle Brembana.
Oggi la Casa Cantoniera è adibita a rifugio dotato di camere arredate in stile montano, importante punto di partenza per escursioni di tutti i livelli di difficoltà.
Il termine della dominazione veneta e il conseguente avvento della Repubblica Cisalpina portò grandi cambiamenti ad Averara, che si trovò inglobata nel cantone dell’alta Valle Brembana, con capoluogo Piazza Brembana, e si vide revocati numerosi privilegi che la Serenissima aveva garantito per secoli all’intera zona.
A causa di questi cambiamenti si verificò un crollo drastico dei trasporti commerciali nella zona e la via Priula venne abbandonata scatenando gravi ripercussioni sull’economia del borgo.
Gli anni successivi videro succedersi la dominazione francese e quella austriaca, fino alla nascita del regno d’Italia nel 1861.
L’industria del turismo ha ricominciato a riprendere piede per Averara solamente in tempi recenti, permettendo al borgo di risollevarsi lentamente dopo un periodo di lento ed inesorabile spopolamento.
I NOSTRI CONSIGLI
- Per una visita di Averara consigliamo di parcheggiare nei pressi della Chiesa parrocchiale, sotto al cui porticato trovate l’affresco della “Torre della Sapienza”.
- Da qui ci si sposta per una passeggiata sotto la via porticata, da cui parte anche una vecchia mulattiera che sale verso una delle torri medioevali per poi raggiungere la località Castello. Da qui ci si sposta verso Redivo dove potrete trovare uno splendido edificio di origine veneta, Casa Bottagisi.
Il rientro può avvenire seguendo la strada che da Redivo scende verso il centro di Averara
- Da non perdere: la visita al Castagneto. Gli antichi castagni, insieme ad alcuni edifici rurali, sono stati recentemente recuperati dalla locale associazione Castanicoltori.
Salendo al castagneto potrete anche scoprire l’azienda Soluna, che produce cosmetici naturali con erbe e fiori del proprio giardino e del territorio dell’Alta Valle Brembana
- In pochi minuti dal centro di Averara si raggiunge in auto il borgo di Valmoresca, un piccolo borgo nella natura dove troverete pace e relax.
In circa 3 ore potrete anche godervi la passeggiata che collega il borgo di Valmoresca a quelli di Caprile Inferiore, Losc e Caprile Superiore, per ripercorrere le tracce della storia locale